MESSINA. Il giorno dell'accusa nel processo sul flusso di migranti tra il Nord Africa e la Sicilia, un circuito scoperto con l'operazione "Rais" condotta dalla squadra mobile nel 2012. Il pubblico ministero Giuseppe Verzera, snocciola le sue richieste di condanna, pesanti come macigni, dopo aver spiegato i particolari tragici dei viaggi organizzati da un gruppo di egiziani. Complessivamente chiede 183 anni di carcere per i nove imputati, sette egiziani, un palestinese ed un italiano. La pena più alta è 30 anni, la minore 8 anni.
Ad ascoltare le richieste un unico imputato presente nell'aula della Corte d'Assise. Le accuse, a vario titolo, sono di associazione a delinquere e sequestro di persona a scopo di estorsione. Il pm Verzera ha chiesto alla Corte d'Assise presieduta dal giudice Salvatore Mastroeni, la condanna a 30 anni per Ismail El Sobhy Yaser Abdel Rahman alias Abu Youssef considerato il capo dell'organizzazione, attualmente è irreperibile. Chiesta la condanna a 30 anni anche per il fratello Abdel Rahman Ismail El Sobhy Mohamed alias Mohamed Elsobhy e per Zakaria El Sayed Attia El Sobhy. Per tutti e tre il rappresentante dell'accusa ha chiesto la condanna in continuazione con altra sentenza.
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