MESSINA. E’ l’autunno di tre anni fa quando alla caserma dei Carabinieri si presenta il sindaco Carmelo Rizzo Nervo. In mano ha la relazione di un consulente nominato per catalogare i terreni di proprietà comunale. Racconta, a chi raccoglie la denuncia, che avrebbe voluto utilizzare quelle aree per avviare progetti agricoli anche accedendo a contributi. Dalle verifiche alle banche dati, però, risulta che alcune delle particelle catastali di zone molto impervie, tra le contrade di Tortorici, risultano di proprietà di cittadini che non hanno alcun titolo per detenerli. I dati ottenuti dai Carabinieri finiscono per incrociarsi con quelli della Guardia di Finanza di Capo d’Orlando dove i dirigenti Salvatore Musumeci e Gianluca Falasca hanno già aperto filoni relativi al funzionamento di alcuni Centri di Assistenza Agricola che operano e prolificano nell’area nebroidea. Dopo pochi mesi finiscono sotto controllo i telefoni della Unsic, patronato che fa riferimento a Sebastiano Armeli, veterinario, e consigliere comunale di lunga esperienza. Le intercettazioni disegnano chiaramente il quadro di come funzionano le cose. Il CAA, che dovrebbe soltanto limitarsi ad un disbrigo pratiche dietro pagamento di una piccola quota associativa, finisce per essere il centro intorno a cui Armeli, la moglie, il fratello e la cognata, setacciano il territorio alla ricerca di terreni che non hanno proprietari o i cui proprietari non abbiano fatto richiesta di contributi all’Agea. Così, tramite una semplice autocertificazione, diventano aree appetibili per accedere ai contributi economici. Gli indagati (tutti sotto inchiesta per truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche e falso ideologico) sono Daniela Armeli, Giuseppe Bontempo Scavo, Nello Daniele Bontempo Scavo, Lucio Attilio Crascì, Maria Tindara Cantali, Maria Catalano Puma, Laura, Loredana, Silvio, Nina, Sebastiano e Valentina Costanzo Zammataro, Sebastiano Foraci, Massimo Pruiti, Salvatore Riolo Salvatore, Sebastiano Salupo, Sebastiano Montagno Bozzone, Sebastiano Destro Mignino, Sebastiana Iuculano, Sarina Maria Destro, Sebastiana Calà Scarcione, Vincenzo Galati Giordano, Maria Destro Mignino, Salvatore e Salvuccio Conti Mica, Rita Galati Massaro e Rita Musarra Pizzo, tutti di Tortorici, Inoltre, Calogero Miragliotta di Capo d’Orlando e Antonio e Domenico Strangio di Bovalino. I primi interrogatori si terranno mercoledì mattina al Tribunale di Patti alla presenza degli avvocati Carmelo Occhiuto, del foro di Patti e Teresa Strangio del Foro di Locri. (*SEGR*)