BARCELLONA. La Procura di Barcellona, nell'ambito dell'inchiesta sulla discarica di Mazzarà Sant'Andrea, ha inviato cinque avvisi di garanzia agli ex presidenti di Tirrenoambiente, la società che gestisce il sito, Sebastiano Giambò e Francesco Cannone, al funzionario palermitano dell’assessorato regionale Territorio ed Ambiente Gianfranco Cannova, al funzionario della provincia di Messina, Armando Cappadonia e ad un funzionario dell’Arpa l’agenzia regionale per l’ambiente per reati ambientali. Vanno ad aggiungersi ai tre avvisi notificati contestualmente al sequestro della discarica nei confronti dell’ex presidente di Tirrenoambiente Antonello Crisafulli e degli ex amministratori delegati Pino Innocenti e Giuseppe Antonioli. I provvedimenti sono collegati all’inchiesta della Procura di Barcellona scaturita dalle denunce del sindaco di Furnari, Mario Foti, sui lavori di ampliamento della discarica e dell’onorevole Sonia Alfano, ex presidente della commissione antimafia europea. Nel suo esposto Foti aveva sostenuto che la discarica è una struttura interamente abusiva sotto il profilo urbanistico, staticamente instabile e pericolosa ed insiste su un’area a rischio idrogeologico.