PATTI. Dall’emergenza raccolta sangue e plasma di due anni fa ad un’annata da record: l’incremento fatto registrare già lo scorso anno tanto da raggiungere 3630 sacche proseguito anche in questi 12 mesi, si è infatti alla soglia delle 4000, con un incremento dell’8 per cento. E si è raggiunta una certa sicurezza nel rendere il tutto disponibile a quanti ne hanno l’assoluta necessità. Lo rende noto Gaetano Crisà, direttore dell’unità trasfusionale del «Barone Romeo», nell’illustrare il consuntivo di fine anno, sottolineando che tutto lo si deve grazie ai donatori che hanno prontamente recepito il grido di allarme lanciato, specie durante l’estate di due anni fa, quando si è corso il rischio di rimanere senza scorta di sangue e quindi dover ridurre gli interventi chirurgici ed in particolare a quei pazienti che avevano bisogno sangue del gruppo 0 positivo.
«È un risultato – dice Crisà - che ci consente di soddisfare sia le esigenze del nostro territorio, sia quelle di altri ospedali a cui viene fornito il sangue in eccedenza. Il dato più significativo è costituito dal fatto che sono soprattutto i giovani a farlo e così, in un certo qual modo consentono di contrastare il crescente invecchiamento della popolazione, recependo anche attraverso i nostri vari convegni effettuati nelle scuole.
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