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Controlli sulla carne esposta nelle macellerie di Sant'Agata

Nuovo blitz per garantire la qualità dei prodotti in commercio, domenica scorsa la polizia ha sequestrato un furgone con 25 capretti morti

SANT'AGATA. Le forze dell’ordine continuano la loro azione sul territorio dei Nebrodi, relativa al controllo del fenomeno della macellazione clandestina, che in questo periodo prossimo alle festività di fine anno assume livelli preoccupanti e non di rado collegato ad altri aspetti criminosi come quelli dell’abigeato.
Ieri mattina le pattuglie dei carabinieri della compagnia di Santo Stefano di Camastra hanno setacciato il territorio di Cesarò e San Teodoro per scoprire la presenza di capannoni adibiti alla macellazione di animali, e per completare la filiera del consumo delle carni , sono state controllate tutte le macellerie e gli esercizi commerciali con rivendita di carne.
L’azione dei carabinieri della compagnia diretta dal capitano Giuseppe D’Aveni segue di poche ore e rafforza la tornata di controlli che domenica ha portato le pattuglie del commissariato della polizia di Stato al sequestro di 25 capretti macellati clandestinamente e di un agnellino vivo tenuto in condizioni di maltrattamento. Erano su un furgone fermato a pochi chilometri della città, malamente nascosti da sacchi della spazzatura, pronti per essere venduti a consumatori compiacenti e avventati.
Sono segnali importanti di un’attività di controllo collegata non solo alle festività natalizie, ma anche ad interventi di tutela della sicurezza alimentare e della salute dei consumatori.
Gravi e numerose sono le violazioni riscontrate riguardanti il ricovero degli animali in precarie condizioni di igiene e in spazi del tutto inadeguati, e senza provvedere ad alcuna sterilizzazione degli attrezzi usati. I capi di bestiame macellati risulterebbero sprovvisti dei necessari segni identificativi , il marchio auricolare per bovini e ovo-caprini, il tatuaggio per i suini previsti per la tracciabilità degli animali e a garanzia della corretta profilassi degli stessi. I carabinieri a seguito delle verifiche fatte dalle autorità veterinari e dal personale dei NAS avrebbero preso il provvedimento di denunciare le violazioni commesse e sequestrare i capi di bestiame privi di tracciabilità o con timbratura illeggibile e le carni ritenute non idonee al consumo umano. Contro i pericoli della carne infetta e a tutela della salute dei consumatori, sono scesi in campo i carabinieri coadiuvati dai Nas per controllare le condizioni igieniche ed rispetto delle norme, soprattutto tra i macellatori fai da te, nelle stalle, e tra i rivenditori della carne che finisce sulle tavole dei cittadini.

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