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Patto di stabilità sforato, ricorso della Provincia di Messina contro la sanzione

Palazzo dei leoni. Il commissario Romano ha deciso di rivolgersi al Tar del Lazio

MESSINA. La Provincia fa ricorso al Tar del Lazio contro il ministero degli Interni. Ha deciso così il commissario dell'ente, Filippo Romano, per via della sanzione da 2.359.618,56 euro applicata dal ministero a Palazzo dei Leoni per lo sforamento del Patto di stabilità interno nel 2013: anno in cui per sei mesi ha governato la giunta presieduta da Nanni Ricevuto (l'ultima eletta dai cittadini prima della riforma voluta dal presidente della Regione Rosario Crocetta che porterà all'abolizione degli enti intermedi) e per i restanti sei mesi dal commissario Romano.

Il 15 settembre scorso il Capo del dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali del ministero degli Interni aveva disposto la sanzione che comporta anche la riduzione dei trasferimenti erariali che spettano alla Provincia per il 2014. Secondo il commissario il provvedimento ministeriale è viziato sia nel merito che sotto il profilo dell'illegittimità costituzione secondo l'articolo 31 della legge 183 del 2011. Romano ricorda inoltre che la sentenza 219 del 2013 della Corte Costituzionale ha ritenuto non direttamente e immediatamente applicabile la sanzione nelle Regioni a statuto speciale come la Sicilia e nei confronti degli enti locali ubicati in queste Regioni come la Provincia che ha sede sul corso Cavour, nel capoluogo. Con la sanzione e i minori trasferimenti l'ente non potrà erogare servizi pubblici essenziali.

E' stato nominato l'avvocato Salvatore Giambò per seguire la linea difensiva della Provincia al Tar del Lazio. Per l'attività di Giambò è stata prevista una spesa complessiva di 3.000 euro iscritta nel bilancio 2014 di Palazzo dei Leoni e considerato costo urgente e indifferibile.

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