MILAZZO. Scoperto dai carabinieri della compagnia mamertina, un appartamento "lager", nel cuore della città, all'interno del quale venivano ospitate due anziane sorelle ultranovantenni. I carabinieri del Nucleo operativo di Milazzo, agli ordini del tenente Cristian Letizia, in esecuzione di un'ordinanza emessa dal Gip del Tribunale di Barcellona P.G., su richiesta della Procura di Barcellona, hanno sottoposto un sessantottenne milazzese, ritenuto il responsabile, alla misura cautelare personale del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalle persone offese. Da diversi mesi i Carabinieri della compagnia di Milazzo agli ordini del capitano Antonio Ruotolo, tenevano sotto controllo un appartamento, nel pieno centro di Milazzo, proprio nei pressi di piazza Duomo, dove gli inquirenti sospettavano che si consumassero delle orribili violenze ai danni di due anziane donne. Le lunghe indagini, con l'ausilio delle più moderne attività tecniche, hanno fatto emergere una sconcertante verità. In quell'appartamento, definito dagli inquirenti un "piccolo lager", vivevano segregate in condizioni disumane due sorelle non autosufficienti e gravemente malate di 91 e 97 anni. "Il loro custode o forse "carceriere" - scrivono i carabinieri - era un sessantottenne di Milazzo, incensurato, (di cui non saranno fornite le generalità per tutelare le anziane vittime), legato a loro da un vincolo di parentela, infatti una donna era sua suocera. L'indagato, che viveva in un'altra casa a Milazzo, ogni giorno si recava in quell'appartamento alle ore otto, alle 11 e alle 18 e ogni volta, quando andava via segregava le due donne chiudendole a chiave dentro, impedendo che chiunque potesse far loro visita, di fatto perfezionando un vero e proprio sequestro di persona". ALTRE NOTIZIE NEL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA