MESSINA. Rubinetti a secco dal primo gennaio per chi non paga. Tre utenze "tagliate" al giorno. Tre famiglie o attività commerciali lasciate senz'acqua. L'Azienda meridionale acque, presieduta da Alessandro Anastasi e diretta da Luigi La Rosa, ha deciso di utilizzare il pugno duro. Così, dal primo gennaio, così come era stato annunciato nel piano di riequilibrio, che prevede che dall'Amam al Comune arrivino proventi, diversi milioni, è iniziata la caccia ai morosi. A quegli utenti che non pagano da anni. Dalla sede del viale Giostra sono così partite migliaia di raccomandate. Sono state approntate addirittura prima di natale.
"Gentile utente - si legge nelle lettere recapitate dalla posta solo in questi giorni - da un riscontro degli atti d'ufficio non risulta pervenuto il pagamento dei corrispettivi dei consumi idrici per gli importi meglio specificati nel dettaglio allegato alla presente. La invitiamo pertanto, a voler regolarizzare la sua posizione entro e non oltre quindici giorni dalla data di ricezione della presente preavvisando che, perdurando lo stato di morosità, questa azienda si vedrà costretta, ai sensi dell'articolo 36 del regolamento di distribuzione dell'acqua, a sospendere la fornitura idrica e ad attivare nel contempo tutte le azioni per il recupero coattivo del credito con ulteriore aggravio di spese a suo carico”. Gli anni presi in considerazione dall'Amam sono quelli a rischio prescrizione e cioè il 2011 ed il 2012. Da recuperare ci sono sessanta milioni di euro.
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