MESSINA. Renato Accorinti resterà sindaco sino al 2018. Il Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione Siciliana ha respinto anche il seconco ricorso presentato dai cittadini Eleonora Falduto, Giovanni Smedile e Rita Todaro che chiedevano il riconteggio delle schede del primo turno del giugno 2013 che avevano portato al ballottaggio Accorinti contro Felice Calabrò, candidato del centrosinistra. Il Cga, presieduto da Marco Lipari, con consiglieri Silvia La Guardia (Estensore), Marco Buricelli, Giuseppe Mineo e Alessandro Corbino non ha ritenuto sussistenti le motivazioni degli atti presentati dall'avvocato Silvano Martella che difendeva i tre cittadini.
"Le censure restano, quindi, in definitiva - si legge in un passaggio della sentenza - affidate ad un ragionamento di tipo probabilistico, o meglio alla presunzione che facendosi questione di migliaia di voti si possano rinvenire, nel complesso delle sezioni, quei pochi sufficienti per produrre l'elezione al primo turno del candidato Calabrò". Il 19 novembre scorso sempre il Cga non aveva accolto il ricorso dei candidati Pd al Consiglio comunale Giovanni Cocivera, Alessia Currò, Giovanna Venuti che chiedevano il riconteggio delle schede del primo turno per presunte discrasie nei verbali. Calabrò, candidato del centrosinistra più l'Udc, per soli 59 voti non aveva vinto le elezioni al primo turno.
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