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Il Parco dei Nebrodi sfratta i gestori del rifugio

L’ordinanza della direzione emessa per morosità, l’ente vanta crediti per quasi 190 mila euro dall’impresa che gestisce la struttura turistica a Casello Muto

SANT'AGATA DI MILITELLO. L’ente Parco dei Nebrodi intende rientrare in possesso del Rifugio del Parco, a 1.276 metri, gestito tutto l’anno per l’accoglienza dei visitatori lungo la statale 289 per Cesarò, a Casello Muto nel territorio di San Fratello in località. L’Ordinanza di sfratto è stata emessa nei giorni scorsi. Alla base della decisione un complesso contenzioso tra l’ente proprietario e concessionari e gestori della struttura che non avrebbero pagato canoni d’affitto per poco meno di 188 mila euro. Lunedì prossimo i funzionari del Parco chiederanno la restituzione del complesso residenziale montano disposti, in caso di diniego, a chiedere l’aiuto della forza pubblica.

La vicenda risale a quasi sette anni fa, quando nel maggio 2008 il Parco dei Nebrodi concesse in gestione il Rifugio del Parco in grado di dare ospitalità ad oltre 50 visitatori con pullman, nonché l'area circostante all'edificio destinata a spazio verde per 12.000 metri quadrati da adibire a struttura ricettiva e sede di formazione residenziale, per un canone annuo di 30.900 euro alla società il Borgo. Questa ha subito dopo ceduto il ramo d’azienda relativa all’attività di gestione del Rifugio del Parco alla società Progetto Vacanze, ma la cessione non è stata mai autorizzata dal Parco. In ogni caso, finora nessuno ha pagato alcun canone per la gestione ottenuta.

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