Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

L’affare megaparcheggio di Lipari finisce in tribunale

La ditta Oliva richiede al Comune un risarcimento di 450 mila euro, la giunta nomina un legale per la tutela dell’ente. Il dirigente Subba ricostruisce la vicenda

LIPARI. Per il megaparcheggio la ditta Oliva di Milazzo richiede al Comune un risarcimento di 450 mila euro e la vicenda finisce in tribunale. La giunta Giorgianni ha già impegnato 548,80 euro per l'incarico legale conferito all'avvocato Angela Pino di Barcellona per l'assistenza e difesa dell'Ente nel procedimento di mediazione. Vista la delicata "querelle" è intervenuto il dirigente del settore economia e finanze Francesco Subba che si è rivolto anche alla giunta e ai consiglieri.

"Per la mediazione - dice - che si sta portando avanti con la società "Parcheggi Lipari S.r.l.", relativa a pretese economiche vantate nei confronti del Comune per 450 mila euro (una stima dell'ufficio patrimonio concretizza un potenziale debito per 206 mila) e sulla questione devo ricordare che: 1. una mediazione può essere perfezionata solo previo assenso dell'organo politico competente con propri atti formali; 2. una mediazione che comporta oneri per l'ente non può essere perfezionata senza preventivo impegno di spesa assunto; 3. una mediazione che comporta oneri che devono essere sottoposti all'approvazione del consiglio quali debiti fuori bilancio, non può essere perfezionata se prima non si è perfezionato il riconoscimento del debito da parte del consiglio". "La questione - puntualizza - è connessa al deposito presso il "megaparcheggio Cappuccini", affidata in locazione alla predetta società, di un certo numero di veicoli in assenza di preventivo impegno di spesa; la società avrebbe inoltrato all'ente una diffida per mancata corresponsione di quanto dovuto per il pagamento degli stalli occupati e che avrebbe presentato una serie di "riserve di legge" per i lavori di completamento del piano più basso della struttura, riserve sempre connesse al deposito da parte dell'ente dei mezzi che avrebbero impedito o rallentato i lavori di completamento della struttura.

 

ALTRE NOTIZIE NEL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA

Caricamento commenti

Commenta la notizia