MESSINA. Ha un debito di quasi sei milioni con l'Amam ma nessuno gli taglia l'acqua come ai comuni cittadini. Oltre cento contatori Amam con bollette insolute per il Comune. C'è persino un debito record da oltre un milione che riguarda la piscina Cappuccini. Palazzo Zanca rappresenta il più grosso cliente inserito nella lista dei morosi dell'Amam, l'Azienda Meridionale Acque. Deve pagare all'Amam per bollette insolute in tutto: 5 milioni e 800 mila euro. E il credito si riferisce al periodo che arriva sino al dicembre del 2013. Spicca tra tutti il conto della piscina Cappuccini:1 milione e 206 mila euro e quello del campo di atletica 657 mila euro. Ma in lista c'è anche lo stadio San Filippo: 533 mila euro. Sarà pur vero che nel piano industriale dell'Amam e nel piano di riequilibrio del Comune c'è scritto che l'azienda nei prossimi dieci anni dovrà versare al Comune quasi trenta milioni da pagare in maniera crescente di anno in anno. E che quindi queste cifre in parte si compenseranno. Come è certo l'unico proprietario dell'Amam spa. Ma sapere che palazzo Zanca non ha mai pagato le bollette e che queste, in alcuni casi, sono a dir poco vertiginose fa una certa impressione. Il conto totale è di 5 milioni 891mila e 233 euro. Tutto questo sino al dicembre del 2013. C'è da conteggiare e da aggiungere anche il 2014. E allora vediamole queste bollette da capogiro. I contatori del Comune sono oltre un centinaio e si riferiscono a scuole, associazioni, carcere, uffici giudiziari. Tanta l'acqua consumata a quanto pare non pagata sul versante sportivo: per la piscina Cappuccini il conto insoluto è di 1 milione 206 mila euro; per l'impianto di atletica è di 657 mila euro. Ci sono anche la piscina ex gil, 116 mila euro, il campo Santa Maria 10 mila euro e lo stadio san Filippo 533 mila euro, il campo da Rugby di sperone, 195 mila euro. Casa Serena, gestita da azione sociale, ha bollette insolute per 231 mila euro. Il palazzo di giustizia o meglio l'ente che deve pagare, il Comune, bollette per 293 mila euro; l'ex mattatoio 439 mila euro; il carcere di Gazzi, 35 mila euro. ALTRE NOTIZIE SUL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA.