Messina

Lunedì 23 Dicembre 2024

Il Tar riapre le porte dell’ufficio del Giudice di Pace di Sant'Agata di Militello

SANT'AGATA DI MILITELLO. Il TAR di Catania ha accolto il ricorso presentato dall’amministrazione comunale, avverso alla chiusura dell’ufficio del Giudice di Pace, ed entro il termine di 45 giorni il Ministero della Giustizia, dovrebbe dare il disco verde alla riapertura dell’importante ufficio giudiziario di via Generale Cosenz, rimasto chiuso dal 15 dicembre scorso. Il tribunale amministrativo regionale, TAR sezione di Catania, nell’ udienza tenuta giovedì dalla sezione prima, presidente Salvatore Veneziano e consiglieri Gabriella Guzzardi ed Eleonora Modica, ha pronunciato l’ordinanza depositata ieri mattina in segreteria, che, favorevole ad esaminare la richiesta presentata dall’avvocato Rosario Ventimiglia, legale rappresentante dell’amministrazione comunale, e riguardante l’annullamento, e la sospensione dell’efficacia del decreto del Ministero della Giustizia del 10 novembre 2014 che inserisce la sede di Sant’Agata di Militello tra gli uffici del Giudice di Pace da sopprimere. Accogliendo la domanda cautelare all’esame dei fatti i giudici del TAR hanno fissato la trattazione del merito del ricorso nell’udienza fissata per il prossimo 25 settembre. “Una scommessa vinta” ha dichiarato il primo cittadino Carmelo Sottile, dimenticando disagi e difficoltà per quanti sui social network avevano sminuito l’impegno del sindaco della città nel saper organizzare e difendere l’importante ufficio giudiziario. Dal 15 dicembre scorso l’ufficio del GdP è soppresso ed il giudice Antonino Lamonica ed il cancelliere Leonardo Messina si sono recati negli uffici del tribunale di Patti per continuare le loro mansioni in quella sede. Il primo cittadino aveva dovuto anche mettere in atto la delibera di richiamare nella sede municipale il personale assegnato all’ufficio giudiziario, la dirigente Grazia Alessandrino ed i dipendenti Salvatore Muglia, Anna Cassarà e Giuseppina Mollica.   ALTRE NOTIZIE NEL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA

leggi l'articolo completo