GIAMMORO. Caterina Basile, l'ottantasettenne uccisa durante una rapina, la notte scorsa, all'interno della sua abitazione in via Nazionale al civico 105 di Giammoro, era molto conosciuta nel popoloso quartiere. La donna, nonostante gli anni ed il corpo esile, tutti i giorni, anche in questi ultimi più freddi, usciva di casa per raggiungere il supermercato ubicato ad un centinaio di metri sulla stessa Statale 113 o il fornaio un po' più distante. Solitamente si fermava a scambiare qualche parola con i vicini, qualche battuta sull'età e poi di ritorno a casa dove, per raggiungere il primo piano saliva le scale con tanta agilità.
La donna non voleva essere aiutata da badanti ed ai nipoti che, qualche volta le suggerivano un "aiutino", l'anziana rispondeva sempre che riusciva a fare tutto da sola. Anche la notte scorsa, Caterina Basile era da sola e, come faceva tutte le sere, dopo aver ben serrato la porta di casa è andata a letto. Durante la notte, però, avrebbe sentito strani rumori e, alzatasi dal letto si sarebbe trovato di fronte il rapinatore a viso scoperto mentre rovistava fra gli armadi e le suppellettili alla ricerca di soldi o di preziosi. A questo punto il rapinatore, forse riconosciuto, non avrebbe esitato a colpire la donna in testa tramortirla per poi rimetterla a letto, imbavagliarla, legarle mani e piedi e darsi poi alla fuga.
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