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Secondo arresto per la fallita rapina alle Poste a Messina

Chiuso il cerchio sul tentato colpo all'ufficio postale di Largo San Giacomo. Preso un altro giovane catanese: durante la colluttazione ferì al viso un poliziotto

MESSINA. Preso anche il secondo uomo della fallita rapina avvenuta lo scorso 30 gennaio ai danni dell'ufficio postale di Largo San Giacomo. E' un giovane catanese che prima di fuggire sferrò un colpo di taglierino sfregiando al volto un agente che lo aveva affrontato. A distanza di una settimana gli agenti della Squadra mobile lo ha arrestato notificandogli l'ordinanza di custodia cautelare. Nel carcere di Catania è stato rinchiuso Paolo Simone Scuderi, 25 anni, catanese, già noto alle forze dell'ordine, dovrà rispondere di concorso in tentata rapina, resistenza a pubblico ufficiale, lesioni, ricettazione e detenzione illegale di arma. La procura contesta anche la ricettazione del motociclo utilizzato per la rapina.

Paolo Simone Scuderi, insieme a Nicola Culosi, un altro catanese che era stato arrestato in flagranza, nel pomeriggio dello scorso 30 gennaio avevano progettato un colpo alle Poste di Largo San Giacomo, una traversa di Piazza Duomo. Armati di pistola (che poi è risultata scarica) e taglierino avevano fatto irruzione nell'ufficio postale armati di una pistola calibro 7,65 e di un taglierino, minacciando clienti ed impiegati. Il loro piano era fallito per l'intervento di due agenti della Squadra mobile, liberi dal servizio, che per caso si trovavano nei pressi dell'ufficio postale. I poliziotti stavano consumando un caffè nel bar accanto alla Posta, si erano subito accorti dei due uomini, giunti a bordo di un ciclomotore, che erano entrati nell'ufficio postale indossando occhiali da sole e alzando il bavero della giacca.

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