PALERMO. Nel descrivere i fatti il dirigente dell’ufficio Disciplinare della Regione ha provato a mantenere un profilo elevato e nel decreto appena firmato ha parlato di «alterco con vie di fatto». Ma chi c’era traduce così: prima sono arrivate le urla, poi si è passati agli spintoni ed è finita con uno che ha preso una sedia e l’ha tirata verso il collega. Scene di un (poco) normale giorno di lavoro al Centro per l’impiego regionale di Barcellona Pozzo di Gotto. Per questo motivo un dipendente della Regione è stato sospeso dal lavoro per un mese e perderà la retribuzione. Ma quella rissa negli uffici regionali è già diventata un caso. È avvenuta il 2 ottobre scorso e sarebbe probabilmente rimasta fra le leggende dell’amministrazione se il dirigente del Centro per l’impiego non avesse assistito e messo tutto per iscritto in una relazione subito inviata all’assessorato alla Funzione pubblica. Una denuncia da cui è scattato il procedimento disciplinare che ha coinvolto perfino gli avvocati e che si è concluso tre giorni fa con la decisione di sospendere il dipendente per un mese. Nel provvedimento di sospensione l’ufficio Disciplinare ammette che «anche se è stato provocato» il dipendente si è macchiato «di un comportamento non giustificato perchè ricorrere ad atti di aggressione fisica non è conforme agli obblighi di civile rispetto e convivenza negli ambienti di lavoro». Di più, la sospensione nasce anche dal «danno all’immagine della Regione per il comportamento disdicevole». Un provvedimento che serve da monito per il futuro. Anche perchè quello delle liti negli uffici comincia a diventare un fenomeno nell’amministrazione. A Siracusa qualche giorno fa è stato sospeso un dipendente per tre settimane perchè - riferiscono all’ufficio Disciplinare - ha tentato di tirare una scrivania. Nei fatti il tentativo, causa peso del mobile, si è ridimensionato alla spinta della scrivania verso un altro collega, che però è caduto sbattendo la testa. E nelle scorse settimane, sempre nel Siracusano, un altro dipendente aveva subito la sospensione per undici giorni sempre a causa di una lite in ufficio degenerata. All’ufficio Disciplinare temono che l’aumento di questi casi sia il sintomo di una tensione crescente nell’amministrazione. Dove però, va detto, i casi curiosi non sono mai mancati. Fra l’estate e l’autunno sono stati licenziati tre dipendenti che da un giorno all’altro non sono più andati a lavorare e hanno fatto perdere le proprie tracce. L’amministrazione, tentando di evitare il licenziamento, ha provato a rintracciarli in tutti modi scoprendo che neanche i familiari ne avevano notizie se non per imprecise segnalazioni da paesi dell’Est. Alla fine, per tutti e tre, è scattato il licenziamento per assenze ingiustificate.