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Messina, manifestazioni e sit-in per salvare il "Piemonte"

Il Comitato ha indetto una nuova protesta il 16 marzo sui rischi di ridimensionamento. «Aspettiamo una risposta dall'assessore Borsellino»

MESSINA. Il 16 marzo nuova manifestazione di protesta all'ospedale Piemonte organizzata dal comitato che porta il nome del nosocomio di viale Europa. Secondo quanto riferito l'assessore regionale alla Salute Lucia Borsellino non ha ancora dato una risposta sul destino del Piemonte sospeso tra l'accorpamento con l'istituto Neurolesi e i tagli previsti per l'unità di reparti con il Papardo.

Il Comitato "Salviamo l'ospedale Piemonte" chiama a raccolta tutti coloro che, all'indomani dell'assemblea pubblica del 24 novembre a Palazzo Zanca, avevano sottoscritto il documento inviato all'assessore Borsellino in cui erano stati fissati alcuni punti importanti come il "Mantenimento dell'attività sanitaria dell'ospedale Piemonte nell'attuale organizzazione, secondo la dotazione di 78 posti letto, distinti nelle specialistiche"; il "ripristino immediato dell'Unità operativa complessa di Ostetricia e Ginecologia del presidio Papardo"; l'"integrazione con l'Irccs Centro Neurolesi Bonino-Pulejo", auspicando che "la rimodulazione dell'organizzazione del piano posti letto regionale tenga conto delle attuali proposte d'integrazione"; il "mantenimento dell'attuale struttura sanitaria dell'Ospedale Piemonte"; l'auspicio per la nuova Azienda Irccs-Piemonte di "nuovi posti letto di riabilitazione e recupero di lungodegenza". I firmatari del documento sono, tra gli altri, il sindaco, Renato Accorinti; il Responsabile scientifico dell'Irccs Centro Neurolesi Bonino-Pulejo, Placido Bramanti; i rappresentanti di categoria dei sindacati Cgil, Cisl, Uil, Fials e Ugl; il Comitato "Salvare l'Ospedale Piemonte"; il Comitato Sanidea.

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