MESSINA. All'ospedale Papardo vanno a ruba persino gli elettromedicali mentre le macchinette che distribuiscono merendine e acqua fanno affari d'oro ma fruttano appena 600 euro all'anno contro i trentamila del policlinico. Sparisce di tutto. I ladri portano a casa e poi sul mercato nero materiale di tutti i tipi: computer, elettrocardiografi, defibrillatori. I furti sarebbero arrivati negli ultimi dodici mesi a quota 73. Qualsiasi cosa si possa mettere sul mercato illegale. Nei giorni scorsi l'ennesimo episodio. E' scomparso un defibrillatore da uno dei reparti. Al manager Michele Vullo non è rimasto che denunciare i fatti ai carabinieri. "Per i computer- spiega Vullo- abbiamo pensato di ovviare all'inconveniente dotando i medici di palmari e consentendo, tramite un comodato, agli stessi medici, di portarseli dietro. Diventano responsabili dello strumento dell'ospedale ma evitiamo che, lasciandoli in stanza, questi finiscano nelle mani dei malintenzionati". Leggi la versione integrale e le altre notizie in edicola o sul giornale digitale CLICCA QUI