MESSINA. Guidava in stato di ebbrezza e violava le norme previste dal codice della strada: dalla distanza di sicurezza al sorpasso. Pier Luigi Antonucci, 56 anni originario di Torregrotta ma domiciliato nel capoluogo, accusato di omicidio colposo, ha patteggiato la pena: due anni di carcere, pena sospesa e non menzione e il ritiro della patente. Era accusato di essere il responsabile dell'incidente che nell'estate del 2013 causò in autostrada, sulla tangenziale, la morte di Paolo Smedile un impiegato che viaggiava su uno scooter. Si è concluso così con un patteggiamento da parte del presunto colpevole l'iter giudiziario scaturito dall'incidente avvenuto sul viadotto Camaro in direzione Messina sull'A18, la parte di autostrada che viene denominata tangenziale. Ad ascoltare il dispositivo del patteggiamento pronunciato dal giudice per l'udienza preliminare, in composto silenzio, la vedova dell'uomo Manuela Runci, assistita dall'avvocato Gaetano Picciolo. Ad assistere l'imputato gli avvocati Carlo Autru Ryolo e Ornella Mafrici. Il veicolo che ha causato l'impatto è stato restituito all'imputato che dovrà pagare le spese di custodia dal 2013 ad oggi. Leggi la versione integrale e le altre notizie in edicola o sul giornale digitale CLICCA QUI