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Operaio trovato morto in un capannone a Messina: è giallo

Il cadavere del quarantatreenne è stato scoperto da alcuni passanti che hanno allertato i carabinieri. L’autopsia potrà chiarire alcuni dubbi

MESSINA. Sarà l’autopsia a sciogliere tutti i dubbi sulla morte di un uomo trovato senza vita all’interno di un capannone abbandonato di Maregrosso. Si tratta di un operaio che viveva nella zona, Michele B., 43 anni, lavori precari e qualche problema nell’ambito privato. L’ipotesi che di ora in ora sta prendendo corpo è quella di una morte volontaria, restano però alcuni aspetti che lasciano un margine di dubbio agli investigatori e che saranno chiariti dall’autopsia e dall’esame dei rilievi effettuati dal Ris. Il cadavere è stato rinvenuto ieri mattina intorno alle 8,30 dai carabinieri della Compagnia Sud avvisati da alcuni passanti. Il capannone la cui costruzione non è stata mai portata a termine, sorge accanto alle casette di Maregrosso, un pugno di abitazioni cresciute una accanto all’altra tra vicoli stretti e angusti di una parte di città dimenticata da troppo tempo e lasciata nel degrado. Una stradina stretta divide il manufatto (di fronte sorge un grosso supermercato) da questo gruppo di case e proprio, lungo questa traversa, da una delle feritoie della struttura, alcune persone hanno scorto il cadavere. Hanno subito telefonato alle forze dell’ordine.

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