TAORMINA. I finanzieri della Compagnia di Taormina, su disposizione del Gip di Messina, hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di Z.G.S., 50 anni, di Santa Teresa di Riva, e due arresti domiciliari con applicazione del braccialetto elettronico nei confronti di M.G., 61 anni di Savoca e R.B., 60 anni di Messina. Gli indagati in tutto sono 10 accusati a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata alla bancarotta fraudolenta, ricettazione ed infedeltà patrimoniale. Nella primavera del 2013 dopo le verifiche fiscali condotte nei confronti di quattro imprese (di cui due successivamente dichiarate fallite) riconducibili a Z.G.S. che operavano nel commercio di carne ed animali vivi e macellazione hanno constatato oltre 83 milioni di euro di base imponibile sottratta a tassazione ed oltre 5 milioni di euro di Iva. «Grazie all'attività investigativa - dice la Gdf - è stato individuato un gruppo imprenditoriale operante dietro lo schermo di societario di imprese costituite con l'unico scopo di accumulare debiti, prevalentemente fiscali, per essere poi destinate al fallimento una volta che l'attività economica era stata trasferita ad una nuova società all'uopo costituita. Le compagini societarie erano formate, principalmente, dai medesimi familiari che si alternavano nel ruolo di amministratore sebbene la gestione de facto delle stesse fosse effettuata da Z.G.S. che operava in sostituzione dei propri familiari con il supporto costante di R.B., coordinatore e consigliere tecnico-contabile occulto». Oltre agli arresti le Fiamme Gialle hanno sequestrato quattro aziende riconducibili agli indagati nonchè quote societarie, veicoli, immobili e disponibilità finanziarie per un valore di oltre due milioni di euro. Sono stati sequestrati anche 105 bovini e 35 ovini.