MESSINA. L'aggressione del sindaco di Messina, Renato Accorinti, da parte di un gruppo di ambulanti abusivi che hanno fatto irruzione nel suo ufficio, è stata al centro di un vertice in Prefettura, nel corso del quale è stato affrontato il tema della sicurezza a Palazzo Zanca, sede del Comune, che dovrà essere assicurata dagli agenti della polizia municipale. È quanto ha stabilito il Comitato per l'ordine e la sicurezza, che ha affrontato diverse problematiche, non ultime le sollecitazioni giunte in Prefettura da parte di organismi degli operatori dei mass-media relativamente alle difficoltà incontrate nello svolgimento dell'attività professionale. Al termine del vertice è stata diramata una nota con la quale viene sottolineata la «necessità di sensibilizzare l'Amministrazione Comunale sulla necessità che il regolare svolgimento delle attività politico-amministrative all'interno della Casa Comunale sia adeguatamente assicurato a cura del personale della Polizia Municipale. Analogamente - prosegue la nota - dovrà garantirsi la sicurezza degli utenti e degli operatori dei mezzi di comunicazione presenti, i quali devono legittimamente e serenamente attendere allo svolgimento dei propri compiti. A tale fine potrà essere valutata anche la predisposizione di accorgimenti di difesa passiva. Naturalmente rimane impregiudicata, al verificarsi di particolari situazioni critiche, la possibilità di richiedere l'intervento degli operatori delle forze di polizia che sarà prontamente assicurato. Parimenti le forze di polizia garantiranno il proprio intervento nel caso in cui si dovessero paventare delle situazioni di turbative all'esterno, in relazione alle quali è indispensabile una preventiva e tempestiva comunicazione alla locale Questura. Per quanto riguarda le attività del Consiglio Comunale, a norma del vigente statuto, l'ordine delle sedute e la regolarità delle discussioni - conclude la nota - deve essere assicurata dalla Presidenza, e, pertanto, l'intervento delle forze di polizia potrà avvenire solo su richiesta della medesima».