MESSINA. Nove tifosi sono stati arrestati a Messina dopo i tafferugli scoppiati ieri alla fine della gara di Lega Pro Messina-Reggina, finita 1-0 per la squadra ospite e che ha condannato alla retrocessione i giallorossi. Lievemente feriti 3 agenti. Digos e Squadra Mobile di Messina durante la notte hanno visionato il «film» della partita per identificare e poi arrestare alcuni degli autori degli scontri con le forze dell'ordine. Il più grande ha 44 anni, il più piccolo 21. Denunciato un sedicenne.
Gli arrestati sono supporter del Messina: Gabriele Sottosanti, 27 anni; Massimiliano Turrisi, 22 anni; Domenico Messina, 28 anni; Davide Siracusa, 30 anni; Ivano Guglielmino, 34 anni; Gaetano Arcidiacono, 44; Matteo Astuto, 27 anni; Domenico Ruggeri, 21; Filippo Bonaccorso, 37. Denunciato S.O., 16 anni. Tutti sono accusati di aggressione e lesioni. Secondo quanto riferito dalla polizia, un gruppo di tifosi della curva sud ha cercato di invadere il campo e lanciato lanciato oggetti fumogeni e bottiglie d'acqua. Uno degli arrestati è riuscito ad entrare nel rettangolo di gioco e con una cintura ha colpito uno steward. Poco dopo i tifosi giallorossi hanno preso di mira i 700 supporter della Reggina che si stavano lasciando il loro settore. Fronteggiati da agenti del Reparto mobile, i tifosi hanno lanciato pietre, fumogeni e petardi all'indirizzo delle forze dell'ordine che li fronteggiavano. Tre agenti sono rimasti lievemente feriti: uno colpito al volto, gli altri due per l'esplosione di una bomba carta.
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