Messina

Venerdì 27 Dicembre 2024

Messina, studente transgender ottiene doppio libretto universitario

MESSINA. Uno studente transgender ha ottenuto il doppio libretto all'Università di Messina dopo aver fatto richiesta, manifestando il proprio disagio anagrafico causato dalla sua «conclamata disforia di genere». La decisione è stata presa dal senato accademico. Il dipartimento servizi didattici, ricerca e alta formazione, ha istruito la pratica mettendo in risalto, oltre ai principi giuridici, «la necessità di risolvere il disagio che lo studente in via di transizione di genere doveva affrontare per l'evidente contrasto tra il suo aspetto esteriore e il suo nome, che emerge in ogni occasione di confronto con i colleghi». Il Garante degli Studenti, Francesco Olivo, ha espresso parere favorevole. «Negli ultimi anni - si legge nella delibera adottata dal Senato - l'aumento dell'attenzione alle problematiche relative alla privacy e al rispetto della persona, ha portato all'adozione di una serie di provvedimenti volti alla tutela dell'individuo in tutte le sue peculiarità». A tal proposito, il presidente del Comitato Unico di Garanzia dell'Ateneo, professoressa Maria Antonella Cocchiara, aveva già messo in risalto che nel Piano di Azioni Positive del CUG 2015/17 il «doppio libretto» universitario è appositamente previsto, al fine di «garantire agli studenti e alle studentesse transgender iscritti nel nostro Ateneo che, tramite il doppio libretto concorde con l'identità di genere percepita, possano godere della serenità e del benessere psicologico necessari per un proficuo svolgimento dei loro studi». «L'Università  deve garantire i diritti di tutti i suoi studenti. Il lavoro istruttorio condotto dagli uffici ci ha dato conferma dell'importanza dell'accoglimento dell'istanza. Con questa delibera, tra l'altro, ci allineiamo a quanto già fatto in altri Atenei, come Padova, Torino, Napoli e Bari». Lo dice il Rettore dell'ateneo messinese Pietro Navarra commentando il rilascio del doppio libretto allo studente transgender. «A questo punto - aggiunge -  mentre un primo libretto contenente i dati anagrafici conformi a quelli presenti nel registro dello Stato Civile destinato a essere archiviato presso la Segreteria dell'Università, l'altro contenente un alias rispondente all'identità psico-fisica dello studente, sarà utilizzabile per tutte le procedure universitarie come, ad esempio, la registrazione degli esami sostenuti»

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