CAPO D'ORLANDO. Trenta chili di tonno sequestrato e due sanzioni amministrative elevate. E’ il bilancio del controllo effettuato ieri mattina al mercato settimanale cittadino dagli uomini dell’ufficio marittimo, (comandante Giuseppe Biondo), della Polizia Municipale (comandante Maria Teresa Castano) e dell’Azienda Sanitaria Provinciale. Le sanzioni sono state elevate nei confronti di due banchi di vendita per la mancata etichetta di tracciabilità del pescato esposto mentre il sequestro è avvenuto in uno dei punti vendita di un commerciante proveniente dalla provincia di Palermo per la presenza di tonno proveniente da filiera non professionale. In pratica pesce pescato da abusivi che poi lo cedono per la vendita fuori dalla filiera regolamentare. Il pesce sequestrato è stato donato ad associazioni benefiche presenti sul territorio. La vicenda che acuisce uno scontro che ormai si trascina da tempo tra pescatori delle tre cooperative cittadine, che operano sulle 15 barche in regola e sulle quali lavorano una quarantina di persone, ed i cosiddetti “pescatori dilettanti” che operano al di fuori delle regole e del mercato del lavoro.