MESSINA. La probabile chiusura della discarica di Motta Sant'Anastasia potrebbe provocare molti disagi anche al capoluogo. Messina, infatti, ma anche altri comuni della zona ionica, conferisce i rifiuti solidi urbani nel catanese ma due giorni fa la notizia che il Tar di Catania ha rigettato il ricorso presentato dalla società Oikos per l'annullamento del decreto con cui la Regione non aveva concesso il rinnovo dell'autorizzazione del 2009 è divenuta una "mazzata" al regolare prosieguo dell'attività di igiene. Una decisione quella della giustizia amministrativa che rafforza il recente provvedimento della Regione che ne dispone lo stop ai rifiuti perché nell'impianto è stato raggiunto il limite massimo per "abbancare" rifiuti: 240 mila metri cubi. Quella della chiusura della discarica è una "battaglia" che prosegue da anni portata avanti dai Comitati "No Discarica" e dal sindaco Nino Di Guardo. L'impianto, gestito dalla ditta "Oikos", sorge a Motta Sant'Anastasia, a poche centinaia di metri dal centro abitato di Misterbianco. Nel procedimento legale che ha portato al respingimento presentato da Oikos il primo cittadino di Misterbianco si era opposto alla richiesta di ampliamento dell'impianto sostenendo la legittimità del provvedimento di diniego per non avere rispettato i dettami urbanistici e quelli della pubblicità.