Messina

Lunedì 23 Dicembre 2024

"Comandante senza i titoli necessari", fermata nave per le Eolie

TROPEA. La vita delle migliaia di persone che hanno utilizzato il servizio di collegamento via nave tra Tropea e le Isole Eolie messa a repentaglio per il fatto che il comandante di una delle due motonavi utilizzate per coprire il tragitto, Antonio Accorinti, di 56 anni, che era alla guida dell'imbarcazione, non aveva alcun titolo per svolgere quella funzione, essendo privo di patente nautica, che non aveva mai conseguito, e di libretto di navigazione. Il dato è stato sottolineato dal Procuratore della Repubblica di Vibo Valentia, Mario Spagnuolo, nel riferire ai giornalisti i particolari dell'indagine che ha portato al sequestro della motonave "Imperatrice", una delle due imbarcazioni del valore di due milioni di euro ciascuna, di proprietà della Briatico srl, la società di cui lo stesso Accorinti risulta titolare, utilizzate per effettuare il collegamento. Il sequestro è stato eseguito dalla Capitaneria di porto e dalla Stazione navale della Guardia di finanza di Vibo Valentia, che hanno svolto le indagini che hanno portato all'esecuzione del provvedimento. L'imbarcazione sequestrata ha una capacità di trasporto di trecento persone ed insieme all'altra motonave che veniva utilizzata per il servizio, non interessata da alcun sequestro, effettuava quotidianamente il collegamento con le Eolie, viaggiando quasi sempre a pieno carico. Antonio Accorinti, tra l'altro, è una vecchia conoscenza della Procura della Repubblica di Vibo Valentia. A suo carico, infatti, è diventata definitiva una condanna per tentata estorsione comminatagli dal Tribunale di Vibo e per tale motivo gli era stato ritirato il libretto di navigazione. Accorinti è stato denunciato in stato di libertà per usurpazione di comando, come previsto dal Codice della navigazione. Nel corso della conferenza stampa è stato anche riferito che gli atti dell'inchiesta che ha portato al sequestro della motonave "Imperatrice" sono stati trasmessi alla Procura antimafia di Catanzaro perché valuti la rilevanza degli elementi emersi dall'indagine secondo i quali ci sarebbe stato un interesse da parte di alcune cosche del vibonese della 'ndrangheta per i notevoli introiti economici procurati dalla gestione delle mini-crociere, come vengono un po' pomposamente definite da chi le gestisce, tra Tropea e le Eolie. Il procuratore Spagnuolo ha anche voluto esprimere il suo apprezzamento per il lavoro svolto "con estrema professionalità e discrezione" dagli investigatori, "che sono riusciti - ha detto - ad accertare la condotta illecita di Accorinti. Stiamo svolgendo una serie di accertamenti - ha aggiunto il magistrato - per incrementare la sicurezza in mare in una zona come quella di Vibo Valentia interessata dal servizio di collegamento con le Eolie. Accertamenti da cui sono emerse in non pochi casi irregolarità anche sul numero di passeggeri imbarcati sulle motonavi, che superava il limite consentito".

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