MESSINA. La polizia ha arrestato a Messina il tunisino Moaz Mardasia, 36 anni, accusato di essere lo scafista che ha trasportato su un barcone i 414 migranti sbarcati ieri a Messina. L'uomo già nel 2010 e poi nel 2012 era stato identificato dalle Questure di Agrigento e Massa Carrara. In entrambi i casi aveva però fornito un cognome diverso. A consentire l'individuazione dello scafista sono state ancora una volta le testimonianze di alcuni profughi. Hanno raccontato di essersi rivolti ad alcune persone conosciute proprio perchè organizzano abitualmente viaggi per l'Italia, alle quali hanno consegnato somme di denaro in valute differenti, per un valore di circa 1000 euro. Sono stati accompagnati in una casa sulla spiaggia a Zuara, a circa 3 ore di viaggio da Tripoli, dove hanno vissuto per diversi giorni in oltre 400. Da qui sono stati fatti salire su una piccolissima imbarcazione in legno che li ha portati a largo, dove li attendeva un battello poco più grande e, col favore delle tenebre, sono partiti alla volta dell'Italia. Le forze dell'ordine hanno effettuato anche il respingimento di 45 persone di origini marocchine nei confronti delle quali è stato emesso dal Questore l'ordine di lasciare il Territorio dello Stato entro 7 giorni. Altri 3 uomini origini egiziane sono stati colpiti dal medesimo provvedimento ed accompagnati al Centro di Identificazione ed Espulsione di Caltanissetta per essere trattenuti.