MESSINA. Sopprimere la Corte d’appello di Messina sarebbe come dare un assist alla mafia. Sarebbe come lasciare la possibilità di rivolgersi alla giustizia civile solo alle classi più agiate». A sostenerlo alcuni consiglieri comunali come Piero Adamo, Pippo Trischitta e Antonella Russo. C’è un fronte trasversale fatto da consiglieri comunali di varie estrazioni politiche, disponibili a dare battaglia affinché Messina non perda la sua Corte d’appello o meglio tutti gli uffici giudiziari legati a questa istituzione giudiziaria: dal tribunale di sorveglianza, alla direzione distrettuale antimafia, alla sezione lavoro della corte d’appello. La soppressione della Corte è contenuta in un decreto del governo di prossima approvazione. Nei giorni scorsi, ad incontrare il guardasigilli Andrea Orlando, chiedendogli di recedere da questo intendimento, è stato il presidente dell’assemblea regionale Giovanni Ardizzone. Ma tutto questo non basta. Piero Adamo, Pippo Trischitta e Antonella Russo, tutti avvocati, chiedono la mobilitazione generale.