SANT'AGATA DI MILITELLO. Risolvere i problemi strutturali e gestionali degli impianti di depurazione dell'area dei Nebrodi, nel messinese, «che continuano a causare casi di inquinamento delle acque marine con gravi conseguenze non solo sull'ecosistema ma sulla stessa economia dei comuni costieri». A chiederlo è Goletta Verde, la storica campagna di Legambiente che stasera farà tappa a Sant'Agata Militello per un incontro sul tema 'Mare e depuratorì, in programma al Castello Gallego. Nel corso dell'incontro saranno consegnati alcuni riconoscimenti da parte del circolo di Legambiente alla Questura di Messina, alla Procura della Repubblica di Patti e alla Capitanteria di Sant'Agata Militello per l'impegno portato avanti nell'ultimo anno nelle attività di tutela dell'ambiente, del mare e delle coste. «Le indagini sul malfunzionamento dei depuratori in provincia di Messina, che hanno portato recentemente al sequestro dei sei impianti di depurazione nella sola area dei Nebrodi - dichiara Gianfranco Zanna, direttore di Legambiente Sicilia - confermano la criticità in cui versa il sistema depurativo siciliano. La stessa Arpa, nel suo ultimo rapporto del 2013, ha affermato che le criticità rilevate sono riconducibili soprattutto a insufficienze di tipo gestionale. Carenze che producono, inevitabilmente, un drastico abbassamento della qualità delle acque di balneazione con gravi conseguenze per l'economia dei paesi costieri che puntano sul turismo. Per questo - conclude Zanna - chiediamo alla Regione, ma anche e soprattutto ai comuni, di assumere come priorità il corretto funzionamento del sistema di depurazione, sia a livello strutturale che gestionale, a partire dalla funzionalità delle fognature».