MESSINA. Si era tuffata in mare di primo mattino per sfuggire al caldo afoso di agosto ma durante la nuotata è stata stroncata da un malore che non le ha dato scampo. È finita così per Giovanna Di Stefano di 81 anni ripescata in mare dalla Capitaneria di Porto che l'aveva trovata mentre galleggiava nelle acque antistanti il tratto di spiaggia tra Paradiso e Rada San Francesco. Per mezza giornata il cadavere è rimasto senza nome, poi il figlio, non vedendola arrivare, ha denunciato la scomparsa. Il riconoscimento nella camera mortuaria dell'ospedale Papardo ha permesso di chiudere tristemente la vicenda. A dare l'allarme, ieri mattina, era stato un pescatore che aveva chiesto aiuto per telefono. Si era accorto di un cadavere che galleggiava nello spazio di mare tra la rada San Francesco e Paradiso. Una motovedetta della Capitaneria di Porto si era subito diretta sul posto recuperando il cadavere. Il corpo non presentava segni di violenza, quindi molto probabilmente la morte, che risalirebbe a poco prima del ritrovamento, potrebbe essere avvenuta a causa di un malore. Secondo una prima ipotesi la signora potrebbe essersi tuffata per un bagno mattutino da una delle spiagge sulla Litoranea ed è stata stroncata da un improvviso malore mentre nuotava. Poi la corrente e le maree potrebbero averla spinta verso sud fino a farla arrivare nella zona di Paradiso.