MESSINA. La svolta per risolvere il giallo della morte di Ilaria Boemi, 16 anni, il cui cadavere è stato trovato sulla spiaggia del Ringo a Messina potrebbe essere dietro l'angolo. A fare luce sulle ultime ore di vita della ragazza sono i due giovani che erano con lei, nel momento in cui ha perso i sensi ed è poi spirata. Dopo 24 ore di indagini serrate la squadra mobile li ha identificati. Sono una minorenne, coetanea di Ilaria e un ragazzo maggiorenne. La polizia sta cercando di ricostruire con loro il film della serata agostana finita tragicamente con quel corpo senza vita in riva al mare.
Gli investigatori hanno sentiti i due amici della 16enne come persone informate dei fatti. Secondo quanto è filtrato non sono stati loro a consegnarle eventuali sostanze stupefacenti. Sono fuggiti all'arrivo dei passanti accorsi dopo che avevano lanciato l'allarme per paura di essere coinvolti. La squadra mobile sta cercando di accertare se conoscono l'eventuale spacciatore che potrebbe avere venduto una partita di ecstasy 'cattivà a Ilaria. È questa la pista privilegiata dalla procura di Messina che coordina le indagini. «Se dovessimo trovare conferma a questa tesi - spiega il procuratore aggiunto Sebastiano Ardita - avvieremo controlli anche con le altre procure che trattano casi analoghi per verificare se in Italia sta girando dell'ecstasy letale». Interrogativi per chiarire il mistero cui dovranno dare risposte gli esami tossicologici. Al termine dell'autopsia eseguita stamane al Policlinico di Messina il medico legale Antonio Messina, nominato dalla Procura, non ha evidenziato la presenza di segni di violenza, di alcun genere.
Testimone degli ultimi istanti di vita di Ilaria, è anche un pescatore della zona: ha confermato che l'adolescente, si trovava con altri due giovani, un ragazzo e una ragazza, che hanno chiesto aiuto a un ciclista di passaggio, prima di dileguarsi. E adesso si scava anche nella vita privata di Ilaria che aveva frequentato l'istituto d'arte Basile e successivamente si era iscritta alla scuola Jaci, indirizzo turistico. I suoi compagni hanno organizzato per stasera un momento dedicato alla sua memoria. Poi insieme parteciperanno ai funerali domani alle 10 nella chiesa valdese di via XXIV maggio. E sono in tanti che in queste ore la ricordano. Fra di loro la sorella Samantha che su Facebook la rammenta commossa dopo aver postato una foto con lei quando erano piccole mano nella mano. «Siamo cresciute insieme, - scrive - io la sorella maggiore e tu quella minore. I primi bagnetti insieme, i primi giochi insieme, le prime risate insieme, le prime litigate insieme e a volte anche qualche bastonata. Poi crescendo le nostre strade si sono divise e tu non eri più la stessa, solo Dio sa quante volte mi facevo il sangue amaro a vederti con un piercing nuovo o con un nuovo colore di capelli ma allo stesso tempo rivedevo nei tuoi occhi la stessa bambina di un tempo desiderosa di affetto e di una mano di aiuto ed io non potrò mai perdonarmi di non essere stata in grado di farlo, perchè io ero quella più grande e io dovevo dirti cosa era giusto e cosa no, che questa vita fa schifo e che non bisogna fidarsi delle persone, scusami». «Con le lacrime agli occhi - continua - mi ricordo come ti divertivi a dire: 'io sono sua zià e anche se era la verità per me eri e resterai per sempre la mia sorellina minore». Sul social network è stato anche fondato un gruppo pubblico 'Vogliamo la Verità per Ilaria aveva solo 16 anni vogliamo Giustizià, al quale aderiscono al momento un centinaio di persone.
Caricamento commenti
Commenta la notizia