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Salgono a 5 gli indagati per Ilaria: una ragazza collabora, ecco l'identikit del pusher

Tra i 20 e i 25 anni, capelli rasta, altezza media: è l'identikit del pusher che avrebbe fornito la dose letale di ecstasy che ha ucciso Ilaria

MESSINA. Salgono a cinque gli indagati  nell'ambito dell'inchiesta sulla morte di Ilaria Boemi, 16 anni,  trovata morta la notte tra il 9 e il 10 agosto nella spiaggia  antistante il lungomare del Ringo a Messina. Descritta la  fisionomia del pusher. Gli inquirenti hanno iscritto nel  registro degli indagati oltre la sedicennessche ha acquistato la  droga e la diciottenne che l'ha consegnata, un diciottenne e  altre due minori che si trovavano con Ilaria.

Secondo una  ricostruzione della polizia la giovane che ha comprato la  sostanza stupefacente, durante l'interrogatorio avrebbe ammesso  di averla presa a Villafranca Tirrena (Me), piccolo comune del  messinese, da un giovane di 25 anni con una maglietta gialla e i  capelli rasta. L'ecstasy, sarebbe poi passata nelle mani della  ragazza 18enne che doveva distribuirla a Messina. Quest'ultima  l'avrebbe data ad Ilaria e ad alcuni suoi amici che insieme a  Piazza Duomo avrebbe sciolto la sostanza stupefacente in cristalli liquidi nella loro birra. Subito dopo averla ingerita,  Ilaria a differenza degli altri, si è sentita male. A questo  punto gli amici l'avrebbero accompagnata a fare un giro per  riprendersi. Arrivati al lungomare del Ringo le condizioni della  ragazza si sarebbero aggravate e gli amici spaventati avrebbero  fermato un ciclista chiedendo aiuto. Quest'ultimo ha poi  chiamato la polizia e un'ambulanza.

I sanitari e i  poliziotti hanno subito soccorso Ilaria sulla spiaggia, ma per lei non c'è stato nulla da fare. I ragazzi che erano con la  sedicenne erano già fuggiti prima dell'arrivo degli agenti. Gli  investigatori, dopo avere ricostruito i fatti, ora sono in cerca  del pusher di 25 anni, e vogliono anche incastrare i componenti  della rete di spaccio che sta commerciando queste droghe  sintetiche in città. Intanto in questi ultimi due giorni artisti  da strada che si autodefiniscono 'Artisti Attivistì hanno  realizzato dei quadri proprio sul lungomare del Ringo. «L'idea -  hanno spiegato - è nata spontaneamente per creare qualcosa di  bello sotto quelle tettoie sistemate sul lungomare e dimenticate  e ci è sembrato naturale e doveroso dedicare alla giovane Ilaria  la nostra azione». I familiari di Ilaria sono disperati e non  vogliono rilasciare dichiarazioni, solo Samanta, zia della  giovane ribadisce: «Ilaria era una persona stupenda, troppi  l'hanno giudicata presto solo dal look fermandosi solo  all'apparenza».

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