NASO. Un colpo da professionisti. In quattro hanno fatto irruzione nella sede della Filiale Unicredit, sotto la minaccia di un taglierino hanno bloccato i dipendenti e, dopo aver arraffato il bottino (circa 70.000 euro) e legato i cassieri, sono scappati a piedi. È la dinamica del colpo messo a segno poco prima di mezzogiorno di ieri all’agenzia dell’ex Banco di Sicilia di piazza Parisi, in pieno centro storico a Naso, vicino alla piazza Lo Sardo dove si trovano un bar ed un ristorante. I quattro banditi sono piombati all’interno della filiale dove il personale stava già cominciando a chiudere i conti in vista del ponte di Ferragosto. Si sarebbe lavorato mezza giornata e qui per tutto il mattino le casse avevano lavorato con i versamenti dei commercianti locali e col pagamento delle imposte. All’improvviso i quattro malviventi sono entrati col volto travisato (pare da cappelli da baseball) ed impugnando taglierini. Quindi hanno intimato al direttore ed ai due dipendenti di andare in una stanza posteriore dove li hanno legati. Hanno prelevato tutto il contante in cassa e sono fuggiti. L’allarme è scattato poco dopo, quando i dipendenti sono riusciti a liberarsi e far scattare l’antifurto. All’arrivo dei carabinieri è scattato il complesso piano antirapine con posti blocco a ridosso dei punti nevralgici della circolazione. I malviventi però sono riusciti a far perdere le loro tracce e non è escluso che, raggiunta un’auto o una moto di grossa cilindrata (il centro di Naso è infatti composto da piccoli vicoli di epoca medievale) siano riusciti a raggiungere un nascondiglio sicuro anche nelle vicinanze. Ai militari giunti in banca non è dunque rimasto che acquisire i filmati delle telecamere a circuito chiuso e sentire i dipendenti che, a turno, hanno reso le loro testimonianze in caserma. Il colpo, certamente, sarebbe stato pianificato con anticipo e non è da escludere che i rapinatori siano arrivati già ieri nella zona. A Naso si è svolto infatti un importante raduno di gruppi folcloristici italiani ed esteri che ha richiamato centinaia di persone dal circondario. Potrebbe essere stata una ghiotta occasione per mimetizzarsi tra i turisti e pianificare le vie di fuga. Da diversi mesi non si registravano assalti alle banche nella zona. Rapine che, in passato, hanno interessato soprattutto comuni della costa a ridosso di svincoli autostradali e che spesso si sono concluse con l’individuazione dei responsabili: professionisti che giungono dal palermitano e dal catanese.