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Sanità, Gucciardi: "L'ospedale Piemonte non chiuderà"

L'assessore regionale alla Salute assicura "una soluzione entro 48 ore"

MESSINA. Entro 48 ore la Regione individuerà una soluzione che eviti la chiusura il 30 settembre. E' quanto è emerso in Prefettura dopo cinque ore di vertice sul futuro del Piemonte. A quella data, secondo il decreto Balduzzi, dovranno infatti essere tagliati i doppioni. La Regione, però, non staccherà la spina dell'ospedale del viale Europa. Una strada precisa sarà individuata nei prossimi giorni.

Le alternative sono: una deroga alla legge che riesca a stanziare una somma suppletiva per mantenere in vita un pronto soccorso o l'accorpamento al centro Neurolesi che ieri si è impegnato, nel caso in cui il ministero favorisca questa strada, a mantenere un vero pronto soccorso. La terza strada, la più avversata dai comitati, dai medici e dal sindacato Uil è quella della creazione di un semplice Pte, un punto avanzato di pronto soccorso senza chirurgie e terapia intensiva. Poco più di una guardia medica. Il deputato nazionale Ncd Enzo Garofalo ha chiesto che sul tavolo del ministro arrivi però un documento condiviso da tutti.

La notizia più importante è arrivata dall'assessore regionale alla Sanità Baldo Gucciardi arrivato intorno alle 11,30. L'assessore alla Salute, esponente del Pd, ha spiazzato tutti. "Il Piemonte non chiuderà ha detto. Sono qui per salvarlo. Sono qui per rasserenare gli animi. Voi giornalisti fate lo stesso. Le notizie su una chiusura del Piemonte fissata addirittura al 30 settembre sono destituite di fondamento". Poco prima ai microfoni dei cronisti il manager dell'azienda Papardo Piemonte Michele Vullo, aveva detto a chiare lettere invece il contrario. Aveva spiegato che la chiusura è inevitabile fornendo delle cifre.

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