MESSINA. È stata trasmessa dall'ospedale Papardo alla Regione e agli altri enti interessati la delibera che trasferisce dal nosocomio Piemonte le Unità operative complesse e quelle che faranno il percorso inverso.
I locali che entro il 31 ottobre saranno soltanto al Papardo e non più sul viale Europa sono Mcau (Medicina e Chirurgia di accettazione e urgenza), Ortopedia, Cardiologia con Utic, Chirurgia Generale e Rianimazione. Le Unità operative che invece dal Papardo passeranno al Piemonte sono la Lungadegenza, la Riabilitazione e l'Hospice.
La scorsa settimana era giunto anche il via libera del ministro alla Salute Beatrice Lorenzin all'accorpamento dell'Istituto Neurolesi al Piemonte con il salvataggio del Pronto soccorso e delle strutture di emergenza e la delibera dei manager del Papardo è in linea con queste scelte. La delibera prevede che tra Piemonte e Papardo i servizi duplicati di Anestesia, Cardiologia, Diagnostica di laboratorio e Diagnostica strumentale saranno riunificati al Papardo a seguito del trasferimento delle Unità di Ostetricia e Ginecologia e Utin quando saranno ultimati i lavori di adeguamento strutturale e impiantistico dell'ala B.
L'atto dà mandato al direttore medico di Presidio, Francesca Parrinello, di predisporre il piano operativo delle operazioni di trasferimento entro il 30 settembre prossimo e che le operazioni di accorpamento si concludano entro e non oltre il 31 ottobre. Va avanti il piano di accorpamento con l'ingresso del Centro Neurolesi sul viale Europa che intende trasformare il nosocomio in una grande struttura di riabilitazione. Il movimento Cinquestelle, con la deputata regionale Valentina Zafarana, è dubbioso: "Cercherò e proverò a capire dove sta invece la verità, per dirvi, alla fine di questa brutta storia, se verrà realmente mantenuto al Piemonte un presidio ospedaliero degno di questo nome".
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