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Trova dei libretti di risparmio dopo 70 anni: battaglia legale per recuperare la "fortuna"

MILITELLO ROSMARINO. Era ricca, molto ricca, ma probabilmente lo ha scoperto troppo tardi. Valgono infatti un patrimonio, ma servirà una battaglia legale per vedersi riconosciuti i soldi, gli otto libretti bancari che una anziana di Militello Rosmarino ha scoperto in casa dopo oltre 70 anni. La donna, ultraottantenne, stava riassettando vecchi mobili all’interno della sua abitazione quando, in un armadio, ben nascosti, ha ritrovato gli 8 libretti ed un titolo di Stato risalente addirittura al 1930.

Si tratta di sei libretti di deposito presso la Cassa Centrale di Risparmio Vittorio Emanuele di Palermo, filiale di Sant’Agata Militello (banca nata nel 1861 e poi trasformata in Sicilcassa) e di due libretti presso il Credito Italiano. Quello più consistente è del 1954 e vi erano depositati 63.183 lire, mentre in uno del 1939 si trovavano 24.418 lire. Poi altri due libretti del 1939 con 100 lire e 805 lire, uno del 1936 con 1.200 lire, uno del 1929 con 120 lire e due libretti del 1926 con 143 e 132 lire in ognuno. Per finire anche un titolo di stato del 1930 di 1.312 lire. Difficile capire il valore attuale di quei depositi bancari e soprattutto se riuscirà ad ottenerli. Per questo la donna, insieme ai suoi familiari, si è rivolta all’avvocato Antonio Araca che in questi giorni sta contattando la Banca d’Italia per recuperare le somme. I libretti, secondo quanto ricostruito dalla pensionata, erano in gran parte del padre (alcuni sono stati aperti addirittura prima della nascita della donna), e sicuramente avrebbero consentito una vita molto agiata.

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