MESSINA. Quindicesimo giorno di emergenza idrica a Messina, dove in alcune zone non scorre nemmeno una goccia d'acqua dai rubinetti, mentre in molti quartieri la situazione è migliorata alla luce della riparazione del guasto nel bypass dell'acquedotto tra Alcantara e Fiumefreddo, che consente di erogare 300 litri al secondo. Intanto il commissario delegato per l'emergenza idrica Calogero Foti è a Calatabiano con un gruppo di tecnici per visionare la frana, fare degli studi geotecnici e individuare le soluzioni più opportune da adottare per far arrivare a Messina altri 600-700 litri al secondo.
L'ipotesi è quella di riparare la condotta rotta cercando di valutare bene le conseguenze sulla frana utilizzando però dei tubi più resistenti e di materiale di nuova generazione forniti da una ditta di Reggio Emilia. Nel frattempo si studia anche come realizzare un altro by pass che aggiri la montagna, lungo circa un chilometro e con materiale di ultima generazione di origine tedesca. Nonostante le tante autobotti messe a disposizione, alcuni cittadini denunciano che in alcuni quartieri l'acqua non è mai arrivata. «Non è giusto essere presi letteralmente in giro dall'Amam con annunci ufficiali sul sito che si rivelano invece del tutto falsi e fuorvianti - accusa il consigliere comunale Libero Gioveni - Tutto il rione di Camaro S. Paolo, per esempio, doveva ricevere la distribuzione dalle 5 alle 10 di stamattina, ma anche questa volta, così come accaduto in altre circostanze, i rubinetti dei quasi 9.000 abitanti sono a secco».
LE AUTOBOTTI. Proseguono le attività coordinate dalla struttura del commissario delegato per l'emergenza idrica a Messina per garantire la fornitura d'acqua alla popolazione, dopo la frana a Calatabiano che ha danneggiato l'acquedotto Fiumefreddo. ''Per consentire alla popolazione di rifornirsi d'acqua - dic eun anota del commissario - stanno operando oltre trenta autobotti sia nei punti fissi di distribuzione, dislocate secondo le indicazioni fornite dall'amministrazione comunale, sia muovendosi nel territorio per far fronte alle richieste. Ospedali ed edifici pubblici continueranno ad essere approvvigionati con continuità per garantire l'erogazione dei servizi alla popolazione. Grazie ai mezzi di rifornimento impiegati - messi a disposizione dall'Esercito Italiano, dai Vigili del Fuoco, dal Corpo Forestale della Regione Siciliana, dal Dipartimento regionale della protezione civile, dalla società di gestione dell'acquedotto, dal Comune di Messina e da alcuni comuni limitrofi - nella giornata di ieri sono stati distribuiti oltre 1100 metri cubi di acqua, dice la nota.
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