BARCELLONA POZZO DI GOTTO. I carabinieri e i Ros hanno arrestato stamani a Barcellona Pozzo di Gotto (ME) otto presunti esponenti del clan di Barcellona con l'accusa di estorsione, spaccio, rapina e lesioni. Secondo gli investigatori si sarebbero specializzati in estorsioni a locali della riviera tirrenica e a compagnie di navigazione che operano nelle isole Eolie. L'inchiesta coordinata dalla Procura distrettuale antimafia ha permesso di risalire ai presunti autori di due diversi incendi nel 2014 che hanno provocato la distruzione di una discoteca e di una motonave impiegata per le crociere turistiche nell'isola di Lipari, causando danni per quasi 2 mln di euro. Gli arrestati sarebbero coinvolti anche in un traffico di stupefacenti che riforniva le spiagge e i locali del litorale messinese. Sono accusati anche di una rapina a un supermercato di Tripi nel corso del quale non avrebbero esitato ad aprire il fuoco contro un cliente che voleva ostacolare la loro fuga. A consentire l'arresto delle nuove leve dei clan a Barcellona Pozzo di Gotto e Milazzo sono state le dichiarazioni di due nuovi pentiti, Franco Munafó, reggente del gruppo D'Amico dopo il pentimento dei fratelli Carmelo e Francesco D'amico, e Alessio Alesci. Il gruppo faceva capo proprio ad Alesci, ormai collaboratore di giustizia, e al nipote Giuseppe Ofria. Gi arrestati sono accusati a vario titolo di estorsione, traffico di droga, porto abusivo d'arma, furto e incendio al fine di agevolare l'associazione mafiosa di Barcellona Pozzo di Gotto.