Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Messina, Papardo Piemonte: braccio di ferro con il Tar

Il Tar non annulla l'ordinanza di Accorinti ma il manager dell'azienda Papardo Piemonte Vullo annuncia entro fine mese un altro provvedimento

MESSINA. Il Tar non annulla l'ordinanza salva Piemonte ma il manager dell'aziende Papardo Piemonte Michele Vullo annuncia entro fine mese un altro provvedimento che chiuderà i reparti dell'ospedale di viale Europa smantellando i reparti di chirurgia e medicina che sono al servizio del pronto soccorso.

E' sempre più complessa la situazione del Piemonte e sempre più segnata sembra la fine della struttura che da mesi è al centro di polemiche e di interventi politici. Resta sempre in piedi il disegno di legge varato dall'assemblea regionale che accorpa il Piemonte con il Centro neurolesi che proprio oggi presenterà al palacultura il nuovo logo dell'ospedale disegnato da un liceale che ha vinto un concorso di idee riservato agli studenti. Ma andiamo per ordine.

Mercoledì mattina, in discussione, al Tar, c'era il ricorso presentato dal manager dell'azienda Papardo Piemonte contro l'ordinanza emessa dal sindaco Renato Accorinti. Il Tar ha respinto la richiesta di sospensiva presentata dal manager dell'azienda Papardo Piemonte. Ma attenzione non è una sconfitta. Secondo il Tar non c'è più la delibera impallinata dall'ordinanza e quindi non c'è più l'oggetto del contendere almeno per un'eventuale sospensiva.

Cioè per un provvedimento cautelare. Vullo infatti, successivamente all'ordinanza del sindaco, aveva revocato la delibera che accorpava i reparti ripristinando un minino di funzionalità delle chirurgie dell'ospedale. Il tribunale amministrativo qualche settimana prima aveva bocciato a "tempo determinato" l'ordinanza "salva Piemonte" emanata dal sindaco Renato Accorinti.

Digital Edition
Dal Giornale di Sicilia in edicola

Scopri di più nell’edizione digitale

Per leggere tutto acquista il quotidiano o scarica la versione digitale.

Leggi l’edizione digitale
Edizione Digitale

Caricamento commenti

Commenta la notizia