CAPIZZI. I carabinieri hanno denunciato per «simulazione di reato in concorso», la titolare di un'azienda zootecnica, una donna di 58 anni di Capizzi (Me) e il nipote di 22 anni. I due avevano simulato il furto di 119 animali per sanare la situazione di fatto emersa a seguito di un controllo veterinario effettuato da personale dell'Asp per verificare il numero dei capi dichiarati dall'azienda, 172. ma gli animali all'atto del controllo erano solo 53; l'imprenditrice e il nipote hanno giustificato l'ammanco dichiarando il furto, mai avvenuto. L'ipotesi su cui stanno ancora lavorando i militari dell'Arma è quella di una probabile vendita sul mercato nero degli animali da destinare alla macellazione clandestina.
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