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Patti, i magistrati onorari fermano il 60 per cento delle udienze

PATTI. «Nei cinque giorni dello sciopero, messo in atto con partecipazione compatta dai magistrati onorari del tribunale di Patti, non è stato dato corso allo svolgimento di circa il 60% delle udienze processuali civili e penali e di esecuzione mobiliare e previdenziale. Mentre i vicepresidenti onorari continueranno a manifestare con altre forme di protesta senza violare la norma di interruzione di pubblico servizio, astenendosi dal partecipare alle convocazioni delle udienze», ha affermato l’avvocato Elisa Artino, evidenziando i disagi per il cittadino a seguito del rallentamento dei processi.

Quasi compatta la partecipazione all’astensione proclamata dalla Federmot e dalle principali sigle sindacali di appartenenza della magistratura onoraria, in segno di protesta avverso una riforma del Governo definita «di facciata» che continua ad avvalersi nell'amministrazione della giustizia di professionalità con incarichi periodici, rinnovati, tuttavia, da più di un decennio, percependo un'indennità non ragguagliata all'effettivo lavoro svolto e senza alcuna previsione contributiva ed assistenziale. I precari della Giustizia del tribunale di Patti — Giuseppe Turrisi, Adriana Lionti, Vincenzo Mandanici, Elisabetta Artino, Antonino Casdia, Carmelo Aloi, Lucia Maria Amato — da 10 anni quotidianamente siedono nelle aule giudiziarie per coadiuvare i magistrati di ruolo di ruolo.

Lamentano il mancato riconoscimento degli elementari diritti dei lavoratori. Inseriti da svariati anni sia nei collegi che nella titolarità dei ruoli tanto nel settore civile che in quello penale come in quello dell'esecuzione mobiliare e previdenziale, hanno dimostrato impegno e produttività nell'esercizio delle loro funzioni, come emerge dall'altissima percentuale di provvedimenti a firma degli stessi conclusivi dei giudizi e dei procedimenti pendenti nel distretto giudiziario di Patti.

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