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Sorpresi a cacciare nel parco dei Nebrodi, due denunce

SANT'AGATA DI MILITELLO. Il personale del Parco dei Nebrodi lo scorso fine settimana han denunciato due persone per aver cacciato ed introdotto armi da fuoco nel territorio del Parco. I due «bracconieri» si trovavano a bordo di un fuoristrada mentre percorrevano parte di un itinerario di località Botti del territorio di Longi, in zona B del Parco.

Fermati dagli agenti per un controllo è emerso che i due occupanti detenevano a bordo del veicolo due fucili da caccia, uno calibro 12 e l'altro calibro 28 con le relative munizioni; inoltre venivano rinvenute due beccacce uccise. Dopo le formalità di rito, gli agenti hanno proceduto al sequestro dei fucili, delle munizioni e della selvaggina, messi a disposizione dell'autorità giudiziaria.

Nella rete dei controlli, attivata dai guardia parco, sono incappati, L.G. di 75 anni residente a Longi e F.B. di 62 anni residente a Sant'Agata di Militello. Entrambi sono stati denunciati in stato di libertà alla Procura della Repubblica del Tribunale di Patti e dovranno rispondere delle accuse di caccia ed introduzione di armi all'interno del Parco dei Nebrodi.  Gli agenti del corpo di vigilanza dell'ente Parco, in altre precedenti operazioni antibracconaggio, avevano denunciato all'autorità giudiziaria sette persone, sorprese in flagranza di reato ed indagate a vario titolo per esercizio venatorio, introduzione di armi da fuoco, abbattimento e cattura di specie selvatiche in area protetta.

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