MESSINA. Si è chiuso con 78 condanne ed una assoluzione il processo per truffa sui casi di assenteismo all' Iacp, istituto autonomo case popolari di Messina. I giudici della prima sezione penale del Tribunale hanno disposto condanne da un minimo di quattro mesi di reclusione ad un massimo di un anno e cinque mesi, con pena sospesa per tutti. Una sola la persona assolta con formula piena.
Nel dicembre 2012 tra gli impiegati dell'Iacp 4 persone furono arrestate, 54 denunciati con obbligo di firma e 23 semplicemente denunciate, accusate di falso ideologico e truffa aggravata allo Stato. Coinvolti 81 dei 96 dipendenti dell'Iacp che secondo quanto accertato dalla Guardia di Finanza abbandonavano le loro scrivanie per stazionare al bar, per fare shopping, per sbrigare faccende personali. I militari della Guardia di Finanza hanno filmato gli spostamenti degli impiegati riprendendoli mentre a turno strisciavano tre- quattro tesserini identificativi alla volta.
L'operazione della Guardia di finanza di Messina denominata «Badge Sicuro» che fece emergere l'assenteismo di ben 81 dipendenti su 96 dell'Iacp, istituto autonomo case popolari di Messina, prese in esame in particolare 35 giorni lavorativi. Una telecamera nel locale dove c'erano i lettori dei badge accertò come i dipendenti, a piccoli gruppi, si mettevano d'accordo tra loro affinchè uno timbrasse i badge magnetici degli altri, consentendo a questi di arrivare in ritardo, andare via in anticipo dal posto di lavoro, o uscire per dedicarsi a faccende personali.
Tutti gli indagati sono accusati di truffa ai danni dello Stato. Sarebbero circa 1.500 le ore di assenze ingiustificate, in un mese, contestate agli indagati. Gli indagati 78 dei quali oggi sono stati condannati, saranno anche chiamati a risarcire il danno patrimoniale, pari agli stipendi dei periodi di mancata prestazione lavorativa e al danno all'immagine subita dall'amministrazione pubblica.
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