SANTO STEFANO DI CAMASTRA. Il Gup del tribunale di Patti ha deciso il non luogo a procedere nei confronti Salvatore Valerio, 80 anni, invalido accusato di truffa per essersi finto cieco e di nove medici medici componenti le commissioni che lo avevano esaminato e accusati vario titolo, di truffa, falsità ideologica e falsa perizia.
Nel marzo del 2014 i carabinieri denunciarono l'anziano che prende una pensione di invalidità perchè cieco e i componenti della commissione medica che hanno accertato la sua invalidità presso l'Asp di Sant'Agata Militello Francesco Patanè, Fortunato Lanfranchi, Franco Gioacchino Nastasi, Corrado Liotta e Stefano Brigandì, i componenti la Commissione Medica Superiore dell'Asp di Messina Antonio De Luca, Rosario La Seta e Manuela Costa e del consulente del l'allora Tribunale di Mistretta, Francesco De Mauro.
I militari avevano ripreso l'uomo mentre girovagava tra le vie di Santo Stefano di Camastra, a piedi, o mentre faceva acquisti al supermercato o potava le piante.
I periti però hanno dimostrato la sua innocenza come spiega l'avvocato dell'anziano, Francesco Pizzuto: «I nostri consulenti hanno dimostrato in aula che il mio cliente poteva svolgere alcuni lavori nonostante la grave menomazione perchè pur avendo seri problemi alla vista e avendo diritto alla pensione perchè affetto da una patologia che lo stava portando alla quasi cecità poteva svolgere alcuni lavori. Il termine legale cecità come spiegato non si intende nell'accezione comune perchè tecnicamente indica anche chi ha seri problemi alla vista ma ancora riesce a vedere alcuni movimenti».
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