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Milazzo, il caso degli assegni falsi: un altro arresto

MILAZZO. Dopo l'arresto dei due presunti truffatori componenti della «banda degli assegni falsi», avvenuto lo scorso 24 gennaio, e la collaborazione e le ulteriori denunce presentate da parte di altri commercianti del comprensorio milazzese, i carabinieri della stazione di Fondachello Valdina agli ordini del maresciallo aiutante Carmelo Carbone hanno arrestato una terza persona che, secondo gli inquirenti, farebbe parte della stessa banda.

Si tratta di Salvatore Crinò, 33 anni, anch'egli di Barcellona Pozzo di Gotto, che, da quanto avrebbero accertato i militari dell'Arma, partecipava attivamente alle truffe portate a termine ai danni di numerosi esercizi commerciali della fascia tirrenica negli scorsi mesi. Una lunga serie di truffe che, in alcuni casi, raggiungevano allarmanti cifre a cinque cifre e che avvenivano tutte allo stesso modo.

La banda si presentava generalmente nelle rivendite all'ingrosso di materiale edilizio, a più riprese; le prime volte pagavano in contanti le piccole quantità di merce richiesta, poi, si presentavano di venerdì, prima della chiusura mattutina o addirittura nel pomeriggio. Ordinavano una quantità di merce più consistente e, poiché avevano ottenuto la fiducia dei commercianti, per i precedenti pagamenti, chiedevano di poter pagare con degli assegni di conto corrente.

Gli ignari commercianti acconsentivano a detto pagamento, anche se, considerata la chiusura delle banche, non potevano accertare se i titoli erano coperti o meno. Il lunedì successivo ricevevano la conferma dagli istituti di credito che gli assegni erano scoperti e rubati, ma dei malfattori si erano perse già le tracce.

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