Messina

Domenica 22 Dicembre 2024

Volantini intimidatori, due giornalisti minacciati a Messina

MESSINA. I giornalisti Alessandro Silipigni e Giuseppe Bevacqua, già vittime negli scorsi giorni di atti intimidatori, hanno trovato nei pressi delle loro abitazioni dei volantini minacciosi scritti da sedicenti 'Anonimi ribelli'. Bevacqua lavora per l'emittente Tirreno sat e Silipigni per il sito messinaweb.tv. Nel volantino vengono minacciati per il loro «giornalismo becero e infame che demonizza i giusti e santifica i cattivi, getta fango su chi vuol far crescere la nostra città e ne incensa i detrattori». Sotto casa di Bevacqua, nei giorni scorsi, era stato scritto su un muro 'giornalisti infami' e un altro volantino con delle minacce era stato trovato alla fermata del bus di casa di Silipigni e vicino l'abitazione di Bevacqua. I due hanno già denunciato tutto alla polizia. «Le intimidazioni non fermeranno chi quotidianamente è impegnato sul fronte dell'informazione. L'Ordine dei giornalisti di Sicilia condanna con forza qualsiasi tentativo di bavaglio o di minaccia. Il clima che si è registrato in questi mesi a Messina è stato costantemente monitorato dall'Ordine». Lo dice il presidente dell'Odg di Sicilia Riccardo Arena. «Abbiamo in più occasioni espresso le nostre preoccupazioni. - aggiunge - Siamo, oggi, vicini agli operatori Alessandro Silipigni e Giuseppe Bevacqua, vittime di gravi intimidazioni. Tutto questo ci spinge ad andare avanti e sostenere ancora con più forza coloro che sono chiamati a fare informazione in contesti non sempre facili. Siamo al fianco dei giornalisti intimiditi ma anche degli operatori tv come Bevacqua e Silipigni, oltre che dei fotografi, che quotidianamente lavorano per informare e garantire un diritto». « Nel ringraziare ancora una volta il prefetto, Stefano Trotta, per essere più volte intervenuto in favore dei colleghi e degli operatori dell'informazione messinesi, - conclude - auspichiamo che gli organi competenti intervengano per fare chiarezza su quanto accaduto e per impedire il ripetersi in futuro di simili episodi».

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