GIOIOSA MAREA. Poteva trasformarsi in tragedia il grave smottamento verificatosi venerdì scorso sulla strada statale 113, l'ennesimo nei pressi di Gioiosa Marea, in località capo Skino. Tre enormi massi, uno dei quali di circa 250 tonnellate, ed una grande quantità di detriti, hanno infatti travolto la barriera paramassi invadendo la carreggiata, per fortuna chiusa al traffico a causa dell'altra frana caduta sempre a capo Skino, quasi una settimana fa. Questo nuovo movimento franoso si è originato a monte della roccia e poi è scivolato giù sino alla sede stradale; la situazione appare quindi piuttosto seria, seppur non dovrebbero esserci rischi per le abitazioni poste poco più su rispetto al punto da cui è partito tutto.
Immediato è stato l'intervento sull'area interessata da parte dell'Anas e della ditta «Scavitalia», aggiudicataria dell'appalto per i lavori di messa in sicurezza dell'altro costone crollato a capo Skino: tecnici ed operai erano impegnati in quel momento proprio sul quel fronte, che rispetto a questo nuovo che si è venuto a creare appare adesso di minore entità. Vi era difatti l'intenzione di accelerare il più possibile le operazioni di ripristino della Statale, cercando di riaprirla al transito anche prima dei settantacinque giorni previsti da contratto.
Il nuovo evento franoso ha invece reso le previsioni meno positive, sebbene ancora siano stati svolti soltanto alcuni rilievi da parte dei rocciatori dell'Anas, mentre per le valutazioni complessive e le azioni da intraprendere bisognerà aspettare quantomeno la fine delle festività pasquali; la zona in questione è classificata come R4 P4 (cioè ad alto rischio idrogeologico e pericolosità elevata) ed è difficile preventivare soluzioni realmente definitive.
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