MESSINA. Il gup del tribunale Monica Marino ha condannato a 3 anni di reclusione Giuseppe Rondinone, un finanziere finito nell'inchiesta sui controlli nei lidi e nei ristoranti. Gli investigatori avevano scoperto che gestori di lidi balneari e ristoratori avrebbero saputo in anticipo dell' arrivo controlli su ricevute fiscali e scontrini. Il gup lo ha anche assolto per due ipotesi di reato. Insieme al finanziere che ha chiesto il giudizio con il rito abbreviato erano stati indagati per rivelazione di segreto d' ufficio, abuso d' ufficio, falso ed altro, anche altri tre finanzieri per i quali è già stato disposto l' immediato davanti ai giudici della Seconda sezione collegiale a partire dal prossimo 1 giugno. Le associazioni «Codici Onlus» e «Codici Sicilia», rappresentate dagli avvocati Melita Cafarelli e Mario Campione, hanno chiesto dies sere ammesse quali parti civili nel procedimento. Il giudice ha accolto la richiesta risarcitoria delle due associazioni. Le indagini condotte dagli stessi colleghi della Guardia di Finanza sono andate avanti per diversi me si. I quattro finanzieri erano incaricati di svolgere attività di controllo su scontrini, ricevute fiscali e concessioni demaniali nei confronti dei gestori di stabilimenti balneari della zona nord e ristoranti cittadini. Secondo la Procura tra il 2014 ed il 2015, avrebbero favorito un imprenditore avvisandolo in anticipo dell' attività ispettiva nei suoi confronti. In questo modo, sempre secondo l' accusa, l' imprenditore avrebbe evitato le conseguenze di eventuali irregolarità che sarebbero potute emergere da un controllo inatteso su scontrini, ricevute fiscali ed altro. Inoltre un militare avrebbe avuto da un imprenditore tessere per entrare nello stabilimento balneare e usufruire dei servizi.