MESSINA. La riparazione della conduttura di Fiumefreddo a Sant'Alessio si è conclusa mercoledì in tarda serata. Ieri, l'acqua, è arrivata nei serbatoi Amam dalle 6 in poi, ma non è arrivata in tutte le case dei messinesi. Lezioni in bilico per l'intera mattinata in tante scuole dove, il servizio autobotti, non è stato in grado di sopperire tempestivamente alla grave carenza idrica. I disagi si protrarranno sino a questa sera come minimo. Intanto, l'Amam, saluta il suo storico direttore generale e fatica a trovare un sostituto all'altezza della situazione. Ma andiamo per ordine. L'acqua ieri è tornata a Messina ma si fa per dire. E' tornata nei serbatoi di accumulo dell'Amam ma non nelle case dei messinesi. Ed in molte case non tornerà con regolarità prima di domani. C'è il solito problema delle zone alte, della grande richiesta da parte di coloro che abitano in aree più a favore di serbatoi cioè nelle zone più basse. C'è sempre il solito problema di un sistema di distribuzione che, quando è stato realizzato, non prevedeva uno sviluppo verso l'alto della città. Così i serbatoi di accumulo esistenti non bastano. Specie nelle situazioni di emergenza quando l'acqua è poca e la pressione non sostiene la distribuzione. Scuole a rischio per l'intera mattinata. I presidi hanno chiesto ai genitori di stare all'allerta per prendere i figli nel caso in cui i rubinetti fossero rimasti a secco. In realtà poi lo ha fatto solo qualche istituto. Il servizio sostitutivo delle autobotti non ha funzionato. Eppure dovrebbe essere un sistema ben rodato.